sabato 6 febbraio 2010

Un nuovo sito didattico

Home page

Sposato con la paziente Chiara (come altrimenti definire le moglie di un provato docente?) e padre di Gaia e Francesco, sono Enrico Lacedelli: ho da poco passato la cinquantina; insegno materie letterarie alle scuole medie da una 30ina di anni....

Così si apre il nuovo sito didattico di Enrico Lacedelli, nostro collega del Polo Valboite. Enrico pubblicherà i suoi materiali prodotti in anni e anni di insegnamento sempre con un occhio attento all'uso delle nuove tecnologie. A Enrico il nostro sostegno e un grosso in bocca al lupo per il suo nuovo sito web.

venerdì 5 febbraio 2010

Info sulla riforma



Regolamenti
Comunicato stampa FLC-CGIL
Comunicato COBAS
La Tecnica della Scuola

Infine un comunicato dello SNAIPO:

SNAIPO-MIUR: il testo dei decreti attuativi recepisce le nostre proposte e andrà all’approvazione del MEF e del Consiglio dei Ministri.
Si è svolto a Roma il 3/2/2010 il confronto di merito sulla definizione dei decreti attuativi della riforma IPSSAR. Della delegazione SNAIPO facevano parte Vincenzo Di Marco (Segretario Generale Nazionale SNAIPO e Presidente del Forum IPSSAR-FIST), Roberto Faraotti (Vicesegretario Nazionale SNAIPO e Presidente del Parlamentino Turismo FIST) e Paolo Gentili (Segretario SNAIPO Emilia-Romagna e Presidente ARFA Scuola). Per il MIUR erano presenti il Direttore Generale Maria Grazia Nardiello e il suo vice Marcello Feola.
Sono state recepite le istanze SNAIPO per il mantenimento dei tre indirizzi professionali (articolazioni) che saranno denominati:
• Enogastronomia-produzione (ove è confluito anche l’indirizzo di Arte bianca);
• Servizi di sala-vendita;
• Accoglienza turistica.
Inserito, sia pur in attesa di OK da parte del MEF, anche lo sdoppiamento classe per l’intero quinquennio nelle articolazioni di Enogastronomia-produzione e dei Servizi di sala-vendita. Lo sdoppiamento non potrà essere esteso all’accoglienza turistica per motivi di vincolo di spesa. In tale prospettiva il quadro orario previsto consente, nel quinquennio, una effettiva tenuta delle ore di laboratorio affidate agli ITP delle classi di concorso C500, C510, C520.
In un panorama di razionalizzazione e tagli diffusi riconducibili al programma di Governo, la Segreteria Generale Nazionale SNAIPO ritiene di aver raggiunto il miglior risultato possibile.
Lo stesso Direttore Generale Maria Grazia Nardiello ha voluto riconoscere allo SNAIPO il ruolo di stimolo e coinvolgimento ad ogni livello (vedi pareri Organi competenti) che ha convinto il MIUR a considerare strategico questo indirizzo di studi.
Ora il testo andrà al MEF e al Consiglio dei Ministri per l’approvazione che precede la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Gli iscritti SNAIPO riceveranno notizie più dettagliate nella comunicazione cartacea di fine febbraio, insieme alla tessera 2010. Si invitano gli ITP Alberghieri che ancora non lo hanno fatto a riconoscere il buon lavoro svolto e l’importanza del Sindacato più rappresentativo della Categoria, attraverso l’iscrizione

mercoledì 3 febbraio 2010

Genova, la scuola tenta col gratta e vinci



I prof: "Lo facciamo per autofinanziarci"
di GIUSEPPE FILETTO (la Rewpubblica 3-1-2010)

Genova, la scuola tenta col gratta e vinci I prof: "Lo facciamo per autofinanziarci"

Schedine del Gratta e Vinci
GENOVA - Il "Gratta e Vinci" per tentare la fortuna e far arrivare nelle prosciugate casse della scuola i soldi per poter andare avanti. Nata come un gioco per iniziativa di una insegnante, Marina Civano, è diventata più che una provocazione contro il ministero dell'Istruzione che da tre anni non fa arrivare un euro. Gli ottanta professori dell'istituto tecnico professionale "Attilio Odero" di Sestri Ponente, quartiere industriale di Genova sede dei cantieri navali, ieri hanno fatto una colletta, tassandosi di un euro a testa. Qualcuno ha dato anche di più ed hanno raggiunto la cifra di circa 100 euro. Hanno anche nominato una commissione ristretta, composta da quattro docenti: oggi andranno dal più vicino tabaccaio e compreranno i "Gratta e Vinci". "Tutti i soldi vinti saranno devoluti per rimpinguare il povero bilancio della scuola", spiega Giorgio Bottino, che da più di 30 anni insegna in questo istituto.

L'iniziativa è partita proprio nel giorno in cui i 200 presidi della Liguria si sono riuniti in assemblea al liceo scientifico "Cassini" a Genova. L'adunata di ieri è stata richiesta dagli stessi capi di istituto, con all'ordine del giorno appunto le gravi difficoltà in cui versano tutte le scuole, sia elementari, medie e superiori. "Ciascuno di noi è in credito rispetto allo Stato di almeno 100 mila euro - spiega Giacomo Buonopane, dirigente scolastico - dobbiamo ancora ricevere i soldi del 2006, 2008 e del 2009; soltanto il 2007 è stato pagato". E secondo quanto precisa il preside Gennaro Schettino, l'istituto "Odero" che fa ricorso al "Gratta e Vinci" è in credito di 50 mila euro.


"Soldi che servono per aggiustare i computer, comprare le matite, mandare avanti il funzionamento della scuola", aggiunge Paolo Cortigiani, preside della scuola media Don Milani-Colombo, situata a Castelletto, quartiere residenziale genovese - abbiamo l'impressione che ormai lo Stato si affidi al contributo volontario delle famiglie. All'assemblea di ieri oltre alle associazioni sindacali di categoria, ha partecipato anche Sara Pagano, direttrice dell'Ufficio Scolastico Provinciale (l'ex Provveditorato agli Studi), e i funzionari delle tesorerie provinciali. Hanno raccolto le lamentele di tutti e promesso che trasmetteranno le situazioni di difficoltà economico-finanziaria ai ministeri dell'Istruzione e del Tesoro. E alla fine hanno lanciato un grido di dolore sulle prospettive immediate delle scuole, che così rischiano di non riuscire ad arrivare a fine anno.

"A causa delle drastiche riduzioni dei finanziamenti ministeriali relativi al "normale" svolgimento delle attività scolastiche - recita il comunicato a firma del presidente dell'Anp (Associazione nazionale presidi) Santo Deldio - le risorse finanziarie assegnate per la predisposizione del programma annuale 2010 sono assolutamente inadeguate. L'intera disponibilità in molti casi viene completamente assorbita dagli impegni già assunti per il pagamento dei supplenti (della cui nomina le scuole non possono fare a meno), lasciando scoperto, sotto il profilo finanziario, il secondo quadrimestre ed escludendo ogni disponibilità per il funzionamento didattico e amministrativo"

lunedì 1 febbraio 2010

Hack: classe dirigente ignorante verso la ricerca



L'Italia può vantare nella sua storia numerosi scienziati e artisti invidiati da tutto il mondo. Nel Rinascimento, in tutta la penisola, fiorivano le opportunità per i ricercatori e la scienza otteneva grandi progressi proprio nelle nostre città. Negli ultimi anni abbiamo invece assistito a un'inversione di marcia: molti giovani ricercatori che, per poter effettuare i loro studi, sono stati costretti a recarsi all'estero. Non trovando fondi e condizioni necessari in patria, sono andati in paesi dove l'attenzione alla ricerca non si limita solo ai proclami politici, ma trova riscontro nella realtà. E ora i telegiornali parlano spesso con orgoglio di nuove scoperte scientifiche effettuate nei grandi centri degli Stati Uniti o di altre nazioni, accostate a nomi di ricercatori italiani. Quello che in realtà bisogna cercare di capire è perché questi giovani siano stati costretti a emigrare. Lo abbiamo chiesto all'astrofisica Margherita Hack.

"Oggi, soprattutto durante gli ultimi governi, c'è stata una completa insensibilità nei confronti della ricerca per colpa di una classe dirigente ignorante che non si rende conto della sua importanza. Si riempie la bocca della parola innovazione, ma come si fa senza la scienza pura? La scienza applicata è un effetto proprio della legge pura che deriva dalla curiosità. Poi può passare del tempo, degli anni, prima che si produca gli effetti, ma è questa alla base dell'innovazione".

In che modo influirà la politica dei tagli prevista dall'ultima Finanziaria?

"I tagli, negli anni a venire, distruggeranno la ricerca in Italia che in realtà è buona: è dimostrato dal fatto che i dottori di ricerca, che in Italia sono precari, quando vanno all'estero fanno fortuna. Vengono coinvolti tutti i campi, ma naturalmente i principali sono quelli legati alla scienza e alla tecnica".

La privatizzazione delle università è un bene o un male?

"È un male perché le università devono avere le porte aperte per tutti. Tutti quelli che non hanno i mezzi economici, se hanno cervello, devono poter avere le stesse possibilità. Ci sono università ottime, come la Bocconi, ma ce ne sono tante che, per attirare studenti e soldi, sono più di manica larga e offrono titoli senza alcun valore. Poi le università cattoliche, buone, ma che non sono laiche".

Quale sarà il futuro dell'Italia se si andrà avanti di questo passo?

"Ci si riduce a paese del terzo mondo, a fanalino di coda, con una retrocessione dopo i successi del dopoguerra e dell'ultimo mezzo secolo. Si rischia di distruggere la ricerca in un paese abbastanza all'avanguardia, che è stato il primo ad avere una stazione spaziale dopo Stati Uniti e Russia e ha aziende avanzate come l'Alenia e l'Asi".

Cosa si può fare per evitare tutto questo?

"Ci vogliono più finanziamenti, la classe dirigente dovrebbe pensare di più a scuola, istruzione e ricerca. Invece abbiamo un Primo Ministro che si occupa solo di salvaguardare se stesso e un Parlamento che cerca di evitargli i processi, supportato dai media. Le priorità politiche a questo punto sono altre: il conflitto di interessi e l'abolizione dell'attuale sistema elettorale proporzionale".

http://www.nuovasocieta.it/interviste/4294-hack-classe-dirigente-ignorante-verso-la-ricerca-.html